di nuovo viene domenica.
ricapitolando: roialto- etnico-bangra-imbuco-tempo perso-conversazione macchina- mezzo film-sonno.
robe da mil-ano.
e di tutto questo, un unico grande senso di vuoto. l'assenza di memoria.
queste serate corrono come topi sul formaggio. senza lasciare traccia.
chiudo i pensieri di insoddisfazione dentro un sorriso di poliuretano
in un'espressione impersonale. in discorsi già sentiti, o comunque inascoltabili,
in folli solitudini, in solitarie folle.
e dimentico, dimentico ancora, che cosa cerco e cosa disprezzo. anzi, io proprio non credo di averlo saputo.
tento di costituire una staticità in una realtà troppo dinamica. mi ossessiono della vita altrui, del giudizio vicino e del parere lontano.
vago in cerchio.
sai scappare e trovare una direzione che sia selettiva sulla realtà?
io non sono simpatico.
lo dice anche francesca.
f: un pò mi spaventa pensare che sono così condizionata
B: poi mia madre
B: pensa che mi faccio la barba sto bene
f: quando invece appaio forte
B: ma chiara e anche giacomo pensa che la barba è meglio
B: ma io cosa penso?
f: non so dirti di più, più che altro non so aiutarti
B: a chi appari forte
B: a nessuno
f: ma tu non sei tutti e neanche nessuno
f: e non vivi la mia vita
f: quindi...
B: senti pirandella
f: non ti puoi ricordare di quelle persone che dicono che sono una ragazza forte e determinata e..e.. e..
f: invece io me le ricordo
f: tiè
B: chi sono?
B: persone che non stimi quanto quelle che non lo pensano affatto
B: di la verità
f: non la dico io, la verità
B: neanche io
quindi forse ascolto musica. forse guardo un film.
forse pulisco casa. forse smetto di pensare.
se solo ci fossero sei corde in questo buco, qualcosa saprei dirlo.
e forse non saprei dire proprio nulla di nuovo, se non questo grasso vortice di perplessità
Blu Vertigo - Sono = Sono
16/03/08
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