23/06/08

mi girano le pale


ho il ventilatore a poche decine di centimetri dalla mia faccia.
i boxer e niente altro. la pelle liquida.
di nuovo il tocco della carta tra le dita.
di nuovo un astuccio da aprire, un pennarello da stappare, e il righello.
con la caparbietà di chi dimentica la propria salute
con l'indulgenza di chi ricorda il proprio limite
è neanche la metà di questa sessione
e la stanchezza lascia il posto alla resistenza.
chino il capo al cospetto di un colore non tangibile.
il gioco si fa duro quando i duri capiscono che non stanno soltanto giocando.
si parte di nuovo.
si parte stando immobili.
si parte senza l'entusiasmo della partenza.
si riparte.

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