25/08/08

prendimi in cura da te



"chiediamoci cosa diventeremo, cosa saremmo diventati. coniughiamo ancora male i verbi. lasciamoci trasportare dalle macchine,, trascinare dai treni. con le calamite sul cuore, gli acquari che perdono ai bordi. non sono come tu mi vuoi, non sono come tu mi vuoi, non sono come tu mi vuoi. invadiamo la polonia a piedi. tutto così tranquilo la sera da spaccare il cuore. poi vado a suonare là, vado a suonare qua, sui divani sgualciti come le lacrime cadiamo negli angoli. lascio le mie parole in giro sui muri sugli scaffali nelle teste di cazzo tra i tuoi capelli tagliati a mano da te. ma poi, poi cosa faremo. chi fabbrica i piani b. i piani c. i piani d. vivremo atrocemente sotto gli occhi di tutti e nelle loro conversazioni. nell'ora in cui si alzano i pendolari e i guerriglieri. e i controllori inciampati nei gradini sui neri sui pensierosi. curami. curami."

da il blog de: " Le Luci della centrale elettrica"



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