18/10/08
un sabato qualunque, un sabato italiano.
allora Filippo, amico barbuto e nerboruto dei tempi universitari,
ha preso le valigie ed un poco di tempo fa se n'è trasferito in quel di Berlino.
e così, senza neanche un dizionario tascabile nello zaino, si è messo a passeggiare
per tutte le iniziative di Berlino che Milano si sogna.
"ah. quanta creatività".
mi ha consigliato questo canale televisivo qua,
probabilmente conoscendo la mia perfetta interpretazione del linguaggio alemagno.
non ho capito una sola parola.
lui diceva che in quel festival lì, quell'award degli sticker lì, quello del video, ecco.. c'ha partecipato pure lui.
filippo intendo
quindi ho guardato il video almeno 3 volte.
ma niente. io non lo trovo.
bah
ad ogni modo, vagando, alla fine di un grigio sabato di studio, c'era un live di questi "the rain" che vengono, manco a dirlo, da berlino.
sembra abbiano fatto questo album, che si chiama involver, del tutto irreperibile ai miei tentacoli cibernetici.
ma il loro myspace, ecco ne tiene qualcuna.
li produce una etichezza, stranamente indiependente, che si chiama manta ray.
e a me non sembra niente di che.
sembra che vadano forte lassù in città.
io credo che abbiano pasta da vendere.
di pasta intendo. proprio di pasta .
big lie mi piace molto.
mi ricorda i quindici anni, gli albori dell'acne, il sabato al rolling stone, le puma suede, forse anche il rainbow. il limone.
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