02/07/08

i frutti della passione *


le notti d'inizio estate non si dorme.

non per il caldo.

neanche perchè si fa bisboccia fino a tardi.

non c'è più il callo per queste cose.


non c'è la più la forza di pensare in queste notti, di scegliere cosa dimenticare al mattino.

non siamo ad aprile.


non c'è il più la paura di non sapere dove si va da qui, perchè agosto è vicino, e si sa già che non si andrà di nuovo verso una direzione.

perchè si tratta di fare fatica ancora un poco, sperando di guadagnare quel leggero non pensare, quel metodico dimenticare, quel distratto sorridere. per un poco, un pò per gioco.

tento, più volte, come d'impulso di buttare a parole quello che trovo dentro la cesta.
ma le mie mani pescano inconsistenza, e il sentimento non ha la forza di trovare un logico procedere.

così è un trascinarsi vago, lasciando fuori dalla porta ciò che non si può affrontare e non si può cambiare. ballando sui filtri di un'aria condizionata che come oppio sfigura la realtà.

forse star bene è un pò dimenticarsi di quel che non funziona.

godere di un frutto imperfetto perchè immangiabile.

ho scongiurato a lungo l'apatia, e nella sua mortificazione ho trovato una vitalità di plastica.
life in plastic, it's fantastic.

compriamoci un occhiale per l'estate, un negroni in più bello ghiacciato,
facciamo tardi un'ora di più alla sera, ed un'ora di più al mattino.
progettiamo una vacanza con gli amici, e scottiamoci ad un'ora di sole
sbucciamo il frutto della sua polpa, resterà un seme tra i denti

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