31/01/08

Bruno è nella merla

giorni avanzano, con la monotonia degli stabilo boss, dei quadretti da quattro millimetri.
slides scorrono come fotogrammi di una vecchia pellicola polacca.
mi perdo nella noia della sconcentrata preparazione.
e gli ormai familiari sensi di colpa becchettano i pochi momenti di pausa che lascio tra la necessità di studiare e la voglia di farlo.
dormo male. studio pure.

qualche giorno fa ho sognato che mi spalancassero il cervello su di un tavolo di marmo.
è imbarazzante la mia ansio-mania di liberazione per i tomi dell'ars medica.
oggi mangio 4 maki al Milano. è completata la mia assuefazione alla malinconia. arigatò
il vuoto prende freddo.
sono nella merla.

quindi, aspettando rinascimenti primaverili, lascio michele cantare di questa malinconia.
sono pure pop. vai col lacrimone.

26/01/08

ugliness is not my fault.


io a stoccolma non ci sono mai stato.
ma fa già abbastanza freddo qui.
forse poi manco li riconoscerei. perchè i lo-fi-fnk (nome impronunciabile del resto), un improbabile duo svedese, non giocano la carta dell'apparenza, come bene potete notare da questa inquadratura che rende loro merito.
non sono modelli.
ma, in compenso, fanno proprio delle belle sonatine.
quella che funziona ora lascia speranza ad un gennaio noioso, ripetitivo, poco produttivo affinchè
il buon vecchio febbraio lasci fluire un pò di godereccia vita universitaria.
(L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza
nei primi giorni di malato sole la primavera danza, la primavera danza) ..guccinone non sbaglia mai..

Lo-fi-fnk _ Adore

18/01/08

Desperate friday

post aggiuntivo. meritato.
ho fatto persino una ricarica da cinque euri. dal sito della Vodafone per sbrigarmi in fredda. ho cacciato in un affollata brera il mio più fedele salvatore dalle sventure, dai momenti noiosi. quindi.
solo. alone.
cerco di farmi compagnia tagliandomi le unghie.
ma non sono molto loquaci.
accendo la tv e guardo zelig. pure mio fratello, just teenager, ha qualcosa di meglio da fare. addirittura mia madre sarà uscita.
spengo zelig.
lo metto muto. imbarazzante compagnia visiva.

ho fatto cinque euri e ho fatto fiasco. avevo fatto pure venti euri di benzina. sigh
ricevere circa una dozzina di rimbalzi non capitava da un sacco di tempo. un buon motivo, come suggerisce vanessa incontrada, sarà che non alzavo il telefono da un pò. e quindi, che vuoi, sarà solo una serata. ma proprio quelli che di sera non avrebbero altro di meglio che vedere me, niente da fare, quelli non possono proprio. e per un bel pò più di un attimo, capisci che per spalare la strada dalla merda, hai spazzato via la neve. life goes on.
chi cena in compagnia, chi prepara playlists per eventi non propriamente mondani, chi solamente è stanco e torna a casa. chi manco risponde.
io a casa ci sto. da un pò. peccato pure stasera.
frugo, mi arrabbato, mi attorciglio per deliziare un ignoto lettore, perchè attraverso cinque o sei note rigirate possa compiacersi di gusti insoliti o gustare compiacenti affinità. o forse soltanto perchè sia una canzone stessa, una canzone sola, senza nulla chiedere in cambio, a regalare quell'odore di compagnia, che ci piace ritrovare nei momenti persi. il vuoto si perde tra le basi, la stanzetta si scioglie ed è una piccola silent disco.

14/01/08

Contravvenzione


scusate ma dovevo.
sticazzi once a week.
questa non può proprio più aspettare..
la mia ossessione del triennio liceale recuperata in post punk da quei maledetti geniaci belga dei Soulwax (visti e rivisti con ardore all'alcatraz - we lav them). scaricatevi l'album, non posso mica postarvelo tutto, ma questa è di sicuro una delle migliori.
e se potete, andateli a sentire, perchè il cantantone, sosia ringiovanito di Dr House, è puro sudore schioccante.
intanto listen to this magic

You just can't get enough?

c'è da dirlo.
gira e rigira, nei clubs cittadini, caricano i soliti dischetti.
e, sperando che non inciampino su queste righe la sorellina di Alicia Keys o il padre di quell'altra sbalorditiva Leona Lewis, sembra che i diggèis, compresi quelli radiofonici, non abbiamo troppa fantasia.
ma invece.
(udite udite)
finisce che un giovedì sera qualsiasi, sottratto disperatamente da uno studio poco prolifico, ti butti al Goganga e uno smilzo lassù in postazione ti strabili con una chicca che rivisita uno stornello di quel fenomeno (eighties ma non troppo) che sono i depeche mode.
allora, rispolverando le membra dal torpore invernale, lasci cadere a terra giaccone, preoccupazioni assordanti, dubbi inconcludenti, relazioni sconcluse, occupazioni pesanti, ti elevi sopra gli scomodissimi sgabelli del goganga, e incominci la tradizionalissima samba Biagianti. ed è subito spiaggia e infradito. fuori piove forte. dentro, per qualche minuto, no.

08/01/08

I've said once a week,

per essere educati è come se ti mettessero un tappo in bocca mentre cerchi di cantare in maniera volutamente stonata un'approssimativa versione soul dei neri per caso.
anzi è esattamente come quando ti mettono in bocca un tappo. io LO SO.
insomma, avevo detto una volta a settimana, ma più uno si costringe e più ha voglia di trasgredire, right? è soltanto un giorno prima, è un modo di trasgredire ragionevole, quasi etico!
ad ogni modo, qui non siamo svizzeri, e nemmeno svizzere. siamo piuttosto scaloppe. interessante analogia sopratutto per quanto riguarda il colore della carne, che in questi splendenti giorni dell'anno assume quella tonalità giallina-rosina-grigina, quel pastello che lasci nella scatola da mille di Caran d'Ache che ti hanno regalano per Natale a 6 anni, quella scaloppa insomma. è proprio scaloppa non c'è niente da fare. scaloppa cotta. al vino rosso.
tralasciando tra le righe queste divagazioni appiccicose che solo gli studenti sotto stress just like me possono regalare, puntiamo all'inerente conclusione di questo post presentando la perla settimanale, che appunto di controllo racconta. The Gossip non so chi siano esattamente. chi ha tempo cerchi sul myspace, si perda nella tela. per quanto mi riguarda hanno partorito un album niente male nel 2007. e questa è senza dubbio la più acclamata nei clubs milanesi che per sbaglio frequento una volta l'anno. quindi l'ho sentita una volta, ecco tutto.
ma mi è proprio piaciuta.
scarricate!scarricate!

02/01/08

Can you handle me?


e poi.
anche io finisco per fare un blog.

dopo le ritardate allstar, dopo gli occhiali grossi, dopo le grafiche sulle Tee-shirts.
anche io finisco per fare un blog.
ma come autocontrollatamente premesso, una volta a settimana e non di più. qualcuno suggerisce che sia per mantenere una certa vita sociale. illuso. è per autocontrollare la mia nuova monomania. diciamo soltanto che non è una manifestazione di moda o di egoità o almeno credeteci voi. io fatico un poco.
anyway

hai facebook, badoo, messenger? yahoo!!
se tutte queste meraviglie, non ti hanno ancora saziato, 9 minuti a settimana saranno il tuo amaro montenegro.
sapore vero.
non c'è inizio che non abbia colonna sonora. una pillola alla settimana
Robyn- Handle Me
fidati di me. troverò un uploader più comodo!