c'è da dirlo.
gira e rigira, nei clubs cittadini, caricano i soliti dischetti.
e, sperando che non inciampino su queste righe la sorellina di Alicia Keys o il padre di quell'altra sbalorditiva Leona Lewis, sembra che i diggèis, compresi quelli radiofonici, non abbiamo troppa fantasia.
ma invece.
(udite udite)
finisce che un giovedì sera qualsiasi, sottratto disperatamente da uno studio poco prolifico, ti butti al Goganga e uno smilzo lassù in postazione ti strabili con una chicca che rivisita uno stornello di quel fenomeno (eighties ma non troppo) che sono i depeche mode.
allora, rispolverando le membra dal torpore invernale, lasci cadere a terra giaccone, preoccupazioni assordanti, dubbi inconcludenti, relazioni sconcluse, occupazioni pesanti, ti elevi sopra gli scomodissimi sgabelli del goganga, e incominci la tradizionalissima samba Biagianti. ed è subito spiaggia e infradito. fuori piove forte. dentro, per qualche minuto, no.
14/01/08
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