
la scattò il mio papà. alcune decine di anni. fa. meravigliosa. un fine settimana di ritorno alle origini.
l'odore di sugo denso dalle finestre aperte sulle tovaglie a quadretti, il sapore del legno antico delle posate, l'aria ispida del vespro e i profumi dello zolfo. è una poesia di sensi.
andarci, ancora, per sfogliare tra le mie dita fragili l'humus dal quale ventunanni fa sono fiorito.
e trovare in questi occhi senza sopracciglia, il mio migliore sguardo, la mia saggezza in fìeri.
questa è montepulciano, un cappotto lungo, un cielo arancione, una valigia per partire.
per ogni viaggio, un'intima colonna sonora..
Quel posto che non c'è.

Nessun commento:
Posta un commento